Agorà 2024: rassegna stampa dai nostri studenti

Opinioni, critiche e consigli dei nostri studenti a conclusione dell'Agorà 2024

 

 

Machiavelli, la verità dietro al Principe.

Incontro a cura del professore Riccardo Bruscagli riguardo il Principe e al motivo per cui si è generata una cattiva fama attorno alla figura di Machiavelli.

“‘Il fine giustifica i mezzi’, è questa l’affermazione con cui tutti ricordano lo scrittore e filosofo Machiavelli, ma siamo proprio certi che l’abbia mai scritta o pronunciata?”

Questa è la domanda implicita alla base del forum tenutosi dalle 10:30 alle 12:30 il giorno mercoledì 28 Febbraio.

Riccardo Bruscagli, professore ordinario e professore emerito di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Firenze, parte affermando che la celebre frase non l’abbia mai scritta o pronunciata, spiegando poi le ragioni per le quali molti lo credono un mostro o, addirittura, come disse il cardinale Reginald Pole, il diavolo, motivando poi il contrario.

Il professore parte dal dire che in realtà il Principe non sarebbe mai dovuto essere stato pubblicato, in quanto Machiavelli lo aveva scritto solo per la famiglia Medici, e che, pubblicato postumo, portò subito ad un’indignazione generale, tanto che fin da subito nacquero gli antimachiavellisti.

Il professore spiega quindi, all’interno del principe, quali erano i capitoli rappresentanti il “nervo scoperto” e sui quali si basavano le accuse: dal 15 al 18, ma in particolare gli ultimi due. Infatti, è in questi che Machiavelli afferma che prima o poi un principe sarebbe dovuto entrare dalla parte del male, ma anche che al popolo, comunque, non interessavano i metodi con cui raggiungeva un obiettivo, ma solo il fine.

Riccardo Bruscagli spiega che è quest’ultima affermazione quella che ha portato alla nascita della frase “il fine giustifica i mezzi”, ma facendo notare anche come in realtà Machiavelli non giustifichi il principe per gli atti che sarà costretto a compiere.

La fama negativa acquistata da Machiavelli è stata quindi solo frutto di un grande malinteso e ci porta quindi a riflettere su come, prima di scrivere qualcosa riguardo ad un autore o ad un’opera, si conosca realmente.

Lorenzo C. 2GS

 

Gea e il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico spiegato da un geologo

“Gea è il nome greco che definisce il nostro pianeta azzurro.” Questo è stato l’incipit riguardante il cambiamento climatico, tenuto da Sandro Conticelli in 2BS.

Un forum intrigante che, ripercorrendo la storia geologica del nostro pianeta, dimostra in modo inconfutabile la nostra colpevolezza riguardo un problema così dilagante come l’aumento delle temperature. 

La vita di Gea è profondamente legata a un elemento fondamentale: il carbonio. La quantità di carbonio presente nell’atmosfera nel susseguirsi di milioni e milioni di anni ha contraddistinto l’alternanza di periodi glaciali e non glaciali. “Questi dati- ci informa il direttore dell’IGAG-CNR di Roma- li abbiamo potuti constatare analizzando la percentuale di carbonio presente tra i ghiacci perenni”.

“Inoltre,- introduce il professore- esiste un riciclo di carbonio naturale. Consiste nella consueta emissione in atmosfera di carbonio durante le eruzioni vulcaniche e nel suo successivo riassorbimento nella crosta terrestre.” Questo equilibrio, però, nel corso dell’ultimo secolo ha subito un forte sbilanciamento, causato dalle attività umana, dato che il valore di un elemento così essenziale per la vita è incrementato in atmosfera in tempi troppo rapidi. 

L’informazione è sicuramente una caratteristica che ognuno di noi dovrebbe cercare quotidianamente, soprattutto quando si parla di argomenti di estrema importanza e che destano molte opinioni a riguardo come il cambiamento climatico. E chi meglio di un vero e proprio geologo potrebbe parlarne e fare informazione? 

Giulio M. 2GS

 

 

Adolescenti: ascolto ed emozioni

Il 27 febbraio è iniziata l’agorà del copernico, un’attività proposta da noi alunni ai professori, con forum su attualità, sport, musica, cinema, e anche psicologia. Aiuta molto gli studenti a svagarsi e a iniziare il periodo scolastico in maniera molto più motivata e energica. 

Tra i vari forum della scuola, uno in particolare sulla psicologia è stato molto interessante. 

Trattava di come gli esseri umani, soprattutto gli adolescenti, non ascoltano quasi mai loro stessi, e di come imparare e farlo. Il forum “Ascoltare gli altri e le proprie emozioni” a cura di Alessia Fiacchini, una psicologa e psicoterapeuta specializzata in adolescenti. 

Ha iniziato il suo forum con la spiegazione delle emozioni primarie, come tristezza, gioia, rabbia e sorpresa, e di quelle secondarie, derivate dalle primarie. E’ stata una spiegazione molto completa e piena, con esempi e attività come raccontare esperienze felici a persone completamente sconosciute, gli altri ragazzi del forum, oppure esperienze che ci mettono rabbia. Finite le attività ci chiedeva come ci eravamo sentiti, e come era stato raccontare l’esperienza. 

Poi ha diviso la classe in “chiacchieroni” e “ascoltatori”, descrivendo nel contempo i vari tipi di ascolto, come l’ascolto passivo e attivo. E poi altre attività con queste due sezioni della classe: gli ascoltatori dovevano inizialmente ascoltare i chiacchieroni, e poi parlare loro stessi per un minuto e mezzo di seguito, senza fermarsi mai. In questo caso ci sono state non poche difficoltà, ma parlandone e iniziando a capire il perchè si chiudessero nei loro pensieri senza esprimere, il forum andava avanti senza intoppi e distrazioni. 

E’ stata molto brava e sinceramente felice di parlare a noi ragazzi del Copernico. La dottoressa, ha sempre cercato di aiutare gli altri, fin da piccola. Infatti, al liceo, già aveva capito che il suo lavoro ideale sarebbe stato la psicologa, quindi capire la mente e aiutare gli altri. Non ha mai cambiato idea, anche se è maturata e cambiata caratterialmente. Lei stessa afferma:”Al liceo ero una “chiacchierona “, parlavo tanto e ascoltavo molto meno di come faccio ora. invece, col passare del tempo e con la professione che faccio, sono diventata molto più “ascoltatrice” e trovo il mio lavoro molto soddisfacente. sono felice e orgogliosa di essere qui e condividere con voi quello che so e vedere così tanta partecipazione.”

Alcione B. 4AL

 

Le mie esperienze nell’Agorà 2024

L’Agorà del 2024 è durato per un totale di quattro giorni, ognuno composto da due turni ogni mattina. Ogni giorno tanti esperti per i vari Forum si sono avvicendati, pronti ad offrire opportunità che raramente ritornano ed esperienze uniche indimenticabili.

Il primo giorno ho partecipato al forum sulla giustizia riparativa, un concetto di giustizia che mi è nuova, dove la Giustizia si impegna a riparare il danno arrecato all’altro e non basato unicamente su una valutazione oggettiva della situazione. Sono arrivati tre esperti e ci hanno spiegato il concetto di giustizia riparativa.

Interessante anche il torneo di scacchi: eravamo in tanti, così tanti che le scacchiere quasi non sono bastate. L’atmosfera è stata una delle più silenziose di tutta la scuola, in effetti tutti erano impegnati a dare il meglio di sé, anche coloro che sanno di non poter fare granché, ma tentano sempre di dar del filo da torcere all’altro.

Di rilievo il Forum sulla lingua italiana: ospite la professoressa Annalisa Nesi dall’Accademia della Crusca per informarci e parlare un po’ della storia, l’evoluzione, lo stato attuale e il futuro della lingua italiana e l’influenza della parlata moderna con i vari neologismi, prestiti linguistici e influenze dialettali. La cosa che mi si è impressa nella mente è che la professoressa ha detto che noi dovremmo optare per le alternative italiane, se possibile, e di ricorrere ad altri termini soltanto se è strettamente necessario, cosa con cui sono pienamente d’accordo.

Coinvolgente il forum del  dottor Mazzetti, coach professionista in questo ambito, che ha tenuto una presentazione sulla motivazione: cos’è la motivazione, come funziona, quali tipi di motivazione esistono, e come motivare noi stessi a fare ciò che dobbiamo o che vogliamo fare. La cosa più importante per me è che mi ha fatto capire che la mia situazione è tutto tranne che disperata, e ciò mi ha dato un gran sollievo. 

Altro Forum imperdibile è stato quello sulla fisica orbitale, o semplicemente aeronautica. Tenuta dal professore Bigagli, ricercatore del CNR e ingegnere pratese, ci ha raccontato la sua esperienza nella missione Sbudnic, dove lavorando con SpaceX ha contribuito a lanciare con successo un satellite nello spazio. Inoltre ci ha parlato della sua carriera e ci ha mostrato filmati sul lancio del razzo di SpaceX.

Cristian Haoran J. 3FS

 

L’incredibile scoperta dei quasicristalli in natura

Il professor Luca Bindi, autore dell’incredibile scoperta dei quasicristalli in natura, parla di queste affascinanti strutture al Liceo Copernico

Il liceo scientifico-linguistico Niccolò Copernico ha avuto l’onore di assistere in data 27 febbraio 2024
a una conferenza tenuta dal professor Luca Bindi, capo dipartimento della facoltà di scienze naturali
dell’Università degli Studi di Firenze, che vanta pubblicazioni sulle riviste scientifiche più rispettate al mondo (come Science o Nature) e collaborazioni con università del calibro della Princeton University
(dove insegnò anche Albert Einstein).
Durante il forum, Bindi ha parlato dei minerali basati sulle cosiddette “ strutture proibite” (ovvero
diverse da quelle “classiche” che compongono tutti i minerali, vale a dire quadrati rettangoli, rombi e
triangoli disposti in modo ordinato e periodico), soffermandosi anche sulla struttura di queste (i cui
atomi sono disposti su schemi pentagonali seguendo una struttura elaborata da Roger Penrose), sulle
loro applicazioni (quelle più vicine alla vita ordinaria sono come rivestimento per pale eoliche o di
pentole) e sulla loro scoperta (vennero creati per la prima volta in laboratorio nel 1984 da Dan
Schechtman).
Nella seconda parte dell’incontro il professor Bindi ha invece parlato della scoperta dei quasicristalli in natura, avvenuta a seguito di una sua geniale intuizione: aveva infatti notato che tutti i quasicristalli allora noti erano formati da Al e Cu, composizione che riscontrò anche in un campione di un minerale (poi rivelatosi extraterrestre) che si rivelò essere un quasicristallo conformemente alle previsioni. Al termine dell’incontro Bindi ci ha  parlato della spedizione organizzata per ottenere ulteriori campioni del minerale (l’unico noto era infatti di appena 3 μm).
Nel complesso è stato un forum  molto interessante ed un’importante occasione di incontro e
confronto con un luminare della geologia. Auspichiamo quindi che il professor Bindi si presenti anche
l’anno prossimo e di poter incontrare altre persone tanto in vista nel mondo scientifico.

Federico C. 2GS

Intervista a Bernard Dika, un giovane per i giovani

Bernard Dika, portavoce del presidente della regione Toscana Eugenio Giani e Alfiere della
Repubblica Italiana, è un ragazzo di 25 anni che ha tenuto un forum al Liceo Scientifico
Niccolò Copernico di Prato durante l’Agorà 2024. In tale incontro Bernard ha avuto modo di
esporre agli studenti le tappe più importanti che hanno tracciato il suo percorso, da figlio di
immigrati albanesi fino al più giovane dirigente che la Toscana abbia mai avuto. Inoltre ha
anche presentato il progetto della Regione Toscana ideato da lui chiamato Giovanisì,
impegnato nel rafforzamento dell’autonomia dei giovani.
Durante l’incontro hai affermato di aver commesso un errore abbandonando gli studi
per diventare dirigente della regione Toscana, ma non hai spiegato il perché di questa
tua considerazione.
Inizialmente ritenevo impossibile studiare e lavorare contemporaneamente, ma in seguito ho
capito che ero in grado di fare entrambe le cose se davvero lo volevo. L’anno scorso mi
mancavano nove esami e dovevo farcela a tutti i costi, in un mese sono riuscito a dare otto
esami e mezzo senza prendere ferie. Da questa esperienza ho capito che il nostro principale
nemico siamo noi stessi, creandoci le scuse per non riuscire a realizzare i nostri desideri
credendo di non esserne all’altezza.
Oltre a questo sacrificio ce ne sono stati altri che ti hanno permesso di raggiungere
gli obbiettivi che compongono la tua carriera?
Il mio contratto di lavoro prevede che io debba lavorare dalle 7 alle 12 ore al giorno, io
mediamente ne lavoro 17 per mia decisione. Non si può crescere lavorativamente in
automatico, lo puoi fare soprattutto grazie all’impegno, a meno che tu non sia figlio di
qualcuno, anche se non credo sia così determinante poiché a un certo punto si vedrà
davvero quanto vali. Io ho deciso di impegnarmi anche perché penso che il periodo della vita
che sto vivendo sia quello in cui io posso dare il massimo date le poche distrazioni che mi
posso concedere.
Durante il forum hai detto che le persone tendono a parlare sempre dei loro successi
e mai dei loro fallimenti, però te non ci hai effettivamente raccontato di un tuo
fallimento.
Per me l’abbandono degli studi è stato un fallimento, anche se poi mi sono ripreso. Inoltre
mio padre ha abbandonato la mia famiglia quando io avevo 8 anni. Grazie a mia madre, la
mia eroina, siamo riusciti a continuare a vivere in Italia e a costruirci una nuova vita. Per me
vedere mio padre abbandonarci è stato un fallimento, e di conseguenza anche crescere
senza di lui.
Una persona come te che lavora a stretto contatto dei giovani, dando uno sguardo
all’attuale situazione geopolitica che ci circonda, pensa che la Generazione Z sarà in
grado di far fronte a questi problemi e magari anche di risolverli?
Questa generazione ragiona con una mentalità diversa grazie alla sua ingenuità e al fatto
che deve ancora imparare un sacco di cose. Al tavolo delle decisioni è necessario che sia

presente qualcuno dotato di queste due caratteristiche in modo tale che non sia legato a
eventi e pensieri di epoche passate, col coraggio di guardare oltre la siepe, per citare
Leopardi. Infine penso che sia importante per la risoluzione delle problematiche politiche una
cooperazione tra adulti e giovani, solo così riusciremo in queste imprese.
Ultima domanda, nel tuo lavoro ti ispiri a qualcuno?
Per crescere è necessaria anche l’imitazione, seguire un modello a cui fare riferimento.
Quando ero bambino mi entusiasmava particolarmente Obama, ma attualmente non c’è
nessuna figura politica in carica a cui io mi ispiri. Difatti quando non ho un modello tendo ad
ascoltare un ampio gruppo di persone, compreso chi la pensa diversamente da me, al fine di rafforzare la mia opinione su un tema

 

Agorà ‘24: disorganizzazione  e favoritismi?

Si conclude il giorno primo Marzo 2024 la più recente edizione dell’Agorà Copernicana,  organizzata da professori e rappresentanti di istituto. Se non numerosi, di sicuro quest’anno gli ospiti sono stati notevoli, e tra tutti spicca il nostro sindaco, Biffoni Matteo, che ancora una volta ci concede il piacere di presentarsi per un forum. Ma, lasciando ad altri l’elogio degli aspetti positivi, numerose sono state le lamentele riguardanti la disorganizzazione dei forum e soprattutto la mancanza di libertà nella scelta. L’Agorà ha un’organizzazione molto peculiare: alcuni studenti, esclusivamente maggiorenni, vengono incaricati alla sicurezza, cioè gestiscono l’entrata e l’uscita dai forum. Ciò nonostante, i favoritismi regnano sovrani, in quanto eccezioni e compromessi vengono fatti, permettendo ad alunni non registrati di entrare e uscire a piacimento dai forum, risultando alcuni forum vuoti e altri che straripavano di persone.  E che dire del sistema utilizzato per la registrazione? I rappresentanti avevano il compito di mandare dei link e da lì in poi era una vera e propria corsa agli armamenti, e molti studenti lamentano il fatto di non aver avuto il tempo materiale di registrarsi al forum favorito, rimanendo o senza niente da fare, oppure esclusi dal gruppo di amici.  Mentre onesti studenti  venivano lasciati fuori, altri studenti venivano fatti entrare, grazie ai loro collegamenti nella sicurezza: per fortuna, i responsabili sono stati ammoniti e fatti uscire. Rimane tuttavia, l’ingiustizia subita dalle persone trascurate, causa di enormi lamentele.

Bony E. 4HS

 

Gli alunni della 4AL si dedicano alla pittura degli spazi comuni, in una pratica diffusa durante l’Agorà e non solo, per rendere più piacevole ad armoniosa la scuola

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